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La salute degli altri

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Febbraio 2018: missione Congo e Burundi

 Nel febbraio scorso assieme al Dr. Gabrio Zacchè mi sono recato in Congo e Burundi a nome dell’Associazione “Con vista sul mondo”, una Onlus che a Mantova raduna alcuni medici, infermieri, ostetriche e tecnici che da dieci anni si recano in Africa a scopo umanitario.

A Bukavu, città della Repubblica Democratica del Congo nel Sud Kivu

 lago kivu
La città di Bukavu è sulla riva sud del lago Kivu.


l’Associazione è comproprietaria del piccolo ospedale “Saint Vincent” assieme all’Ong locale Msaada. A dirigerlo sono 4 medici autoctoni con uno stagista e 22 tra infermieri e ostetriche. Il responsabile medico è il Dr. Joseph Kakisingi (Jeff) noto a Mantova in quanto è già stato nostro ospite e ha fatto in passato qualche periodo di formazione al Poma e S. Clemente. 

joseph
Dr. Joseph (Jeff) con il terzo figlio Gabriel

ospedale

La vecchia struttura ospedaliera.E’ iniziata la nuova costruzione e la messa in opera dell’impianto fotovoltaico.

dottoresse
Con le tre dottoresse, Tina Lina e Nalina, davanti alla nuova struttura dell’ospedale

Egli ci ha scritto interessanti osservazioni riguardo il nostro viaggio di cui riporto alcuni passaggi.
Scrive il Dr. Jeff: La R.D. del Congo conosce un periodo di instabilità politica e di rivolta della popolazione legato al tentativo dell’attuale Presidente di arrivare al terzo mandato alla testa del Paese in violazione della Costituzione. Ci sono manifestazioni di protesta da parte della Comunità laica cattolica e, sfortunatamente, la polizia e l’esercito reprimono in modo sanguinoso queste dimostrazioni, anche se pacifiche. Dall’estero il Paese è considerato un luogo molto pericoloso e a rischio molto elevato e, quindi, non frequentabile dagli stranieri. Ma dall’interno la popolazione sa distinguere e scegliere le azioni da portare avanti in modo da non sconvolgere il normale corso della vita e soprattutto difendere le poche organizzazioni che ancora funzionano. La polizia e l’esercito hanno anche imparato a non attaccare gli stranieri e a garantire loro una certa sicurezza. Ecco perché gli occidentali che si trovano nella R. D. del Congo non si sentono minacciati e continuano a fare tranquillamente le loro occupazioni fin tanto che non ledono la sicurezza dello stato. E’ in questo contesto così incerto e giudicato pericoloso dall’Occidente che i dottori Luigi Molani e Gabrio Zacchè hanno deciso di venire in Congo per una missione umanitaria nel quadro del loro appoggio al Centro Ospedaliero “S. Vincent”.
Durante il nostro soggiorno a Bukavu, abbiamo incontrato le rappresentanti della Onlus statunitense “Project Congo” Sig.ra Jean, Presidente, e Dr. Sylvia, Direttrice medico e fondatrice, che hanno contribuito al finanziamento per la costruzione di una nuova ala dell’ospedale adibita a Ginecologia e Ostetricia. Proprio in quei giorno è stata organizzata l’inaugurazione della nuova Maternità con la partecipazione delle autorità locali e molte persone venute dalla città per manifestare il loro sostegno all’ospedale.
inaugurazsione
Autorità locali all’inaugurazione della nuova Maternità

Nel nostro incontro abbiamo convenuto assieme al Presidente di Msaada che obbiettivo di “Project Congo” è lo sviluppo delle infrastrutture di base (sanitarie, acqua, energia) che rispondono alla crescita futura dell’ospedale e obiettivo della nostra ONLUS di realizzare la Neonatologia. Al fine di allestire un servizio di Neonatologia, grazie al Rotary Andes di Mantova, la cui Presidente è Camilla Arduini, noi aderiamo a un concorso indetto dal Rotary Internazionale che dispone 50.000 dollari atto a finanziare un progetto a scopo umanitario. Per questo a Bukavu abbiamo incontrato i rappresentanti del locale Rotary per spiegare loro il progetto e stimolare la loro collaborazione al fine di ottenere il finanziamento.

rotary
Presso l’Hotel Panoramic di Bukavu, in riunione con il Rotary locale.

Scrive ancora Jeff: Durante l’attività normale dell’ospedale, Gabrio e Luigi, hanno formato i medici del “S. Vincent” in ecografia generale e ostetrica/ginecologica. In questa occasione sono stati dati dei suggerimenti alla Direzione dell’ospedale per migliorare certe pratiche e permettere all’ospedale di essere all’altezza della sua reputazione e, soprattutto, di svolgere il ruolo di avanguardia che ha da anni. Infatti il centro medico “S. Vincent”, diventato centro ospedaliero su decisione dell’autorità sanitaria, è un luogo di formazione per i giovani medici e studenti di Medicina e Scienze Infermieristiche. La formazione ricevuta dal personale del “S. Vincent” da parte dei medici di “Con Vista Sul Mondo” è anche trasmessa ad altri operatori sanitari che arrivano per la formazione in questo ospedale. La formazione data dai medici mantovani non si limita solo al personale del centro medico; da alcuni anni l’ospedale “S. Vincent” organizza anche delle conferenze nelle università locali. Quest’anno la scelta è stata portata all’Università Ufficiale di Bukavu per la conferenza sui seguenti temi: imaging integrato delle masse ovariche e prolasso utero-rettale, diagnostica e trattamento, relazionate dai due nostri ospiti. E’ stata l’occasione per diffondere degli insegnamenti di alto livello ai medici delle cliniche universitarie e agli studenti della Facoltà di Medicina dell’Università di Bukavu.
università
Lezione presso l’Università di Bukavu

Un’altra tappa importante è stata la visita al centro della Onlus SAD (Santé et Développement) istituito da volontari di Bukavu, di cui è Presidente il Dr. Jeff, che si occupa delle donne sopravvissute agli abusi e alle violenze sessuali. Sono 22 donne, alcune con figli, ospitate in questo centro, allontanate dalla comunità e dai loro mariti. Portano, oltre al trauma psichico, lesioni fisiche e infezioni sessualmente trasmissibili. Grazie anche agli aiuti economici forniti dalla nostra Onlus, SAD procura loro le cure mediche, un’assistenza psicologica e dà loro una formazione o attività prima di reinserirle nella loro comunità di origine. Per questo è attivato un laboratorio di taglio e cucito dove le donne operano o imparano sotto la direzione di Antoniette. Anche noi due ci siamo fatti confezionare una camicia su misura e tovaglie da regalare.
Jeff conclude: La visita dei nostri amici mantovani costituisce per noi un segno di incoraggiamento per il lavoro professionale e sociale al quale dedichiamo la nostra vita. E’ un segno di sostegno e di riconoscenza del nostro lavoro. Ciò ci dà ancora più determinazione a continuare a lavorare per le nostre comunità perché se loro possono venire da così lontano per aiutare le persone che neppure conoscono e che non sono loro amici, ma spinti solo dall’umanità, noi – che siamo vicini e apparteniamo al loro mondo – non abbiamo altra scelta che metterci al servizio dei membri della nostra comunità che hanno bisogno e che vivono situazioni difficili. Siamo convinti che un mondo migliore sia possibile. Se prendiamo questa decisione, insieme potremo realizzarla.
In Burundi siamo da sempre ospiti nella capitale Bujumbura presso le Suore Bene Umukama (Serve del Signore) conosciute anche nel mantovano perché alcune di loro fanno attività pastorale nella parrocchia di Sant’Antonio.
bujumbura
Bujumbura, capitale del Burundi, si estende sulla riva del lago Tanganica.
La loro accoglienza è sempre ottimale: oltre alla scuola e alla cura degli anziani, gestiscono un piccolo ospedale in un quartiere molto povero (Musaga) dove saltuariamente prestiamo la nostra opera.
ospedale
Il piccolo ospedale di Musaga delle suore Bene Umukama.

L’ospedale è cresciuto in questi anni sia perché è stato costruito un blocco operatorio di due piani con la partecipazione finanziaria della nostra Onlus sia per le prestazioni sanitarie di qualità, grazie anche alla formazione operata dal nostro personale sanitario.
blocco operatorio
Il blocco operatorio.

Vi lavorano 5 medici autoctoni e 47 infermieri. Anche qui abbiamo insegnato ecografia generale e ostetrica/ginecologica ai medici locali.
ecografia
Lezione di ecografia.

Circa la nostra presenza così scrive suor Ancille alle sorelle Bene Umukama: La loro presenza è stata per noi un opportunità per approfondire di più il nostro carisma che consiste nell’essere vicino ai malati, agli anziani, alle persone diversamente abile etc. Questo impegno è difficile da mettere in pratica perché siamo in un Paese in cui tante persone chiedono la nostra attenzione ma purtroppo siamo limitate economicamente.
suor ancille
Con suor Ancille (laureata a Roma) davanti al seminario di Bujumbura dove insegna filosofia.

La loro presenza in Burundi non era per un divertimento, una vacanza o un viaggio semplice, essi sono venuti per visitare l’ospedale “Notre Dame de la Misericorde” (Madonna della Misericordia) che si trova a Musaga, per il quale “con vista sul modo onlus” ha contributo alla costruzione. È un ospedale di grande necessità per i malati di questo luogo. A vedere come si sono impegnati con amore e attenzione nel visitare i malati soprattutto nella ginecologia, abbiamo imparato come l’amore non è una astrazione ma deve essere concretizzato con atti di carità. Hanno anche insegnato ad alcuni dottori che esercitano in questo ospedale ancora nuovo. Tutto questo è stato realizzato con amore e gioia.
Con loro, abbiamo imparato quanto è forte l’amore perché non seguono nessun interesse personale o particolare. Questo ci ha fatto riflettere. La mia impressione è che il coraggio proviene loro da un fonte dove attingono una forza viva. Siccome ogni giorno cominciavano con le preghiere in chiesa e concludevano con compieta, penso che lo spirito di solidarietà si sia consolidato di più. Questo è una prova tangibile che al di là di ciò che noi vediamo, c’è Qualcuno di più forte che li spinge ad essere attenti all’umanità.
Aspettiamo il loro ritorno sperando che altre persone di buona volontà possano venire con loro per fare esperienza della grandezza che si trova nell’attenzione agli altri.
Quando si torna da questi viaggi mi coglie una certa delusione perché ci si rende conto che bisognerebbe fare tante cose mentre la situazione pare restare sempre come si è vista la prima volta. Mi consola la famosa frase di Santa Teresa di Calcutta: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno”


Dr. Luigi Molani, radiologo

 

 

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